Probiotici: cosa sono e a che cosa servono?

Probiotici: cosa sono e a che cosa servono?

Nel corso dell'evoluzione si è instaurato un importante e delicato equilibrio tra l'uomo e i batteri che vivono all’interno o sulla superficie del nostro corpo. I microbi “buoni” e l’ospite umano condividono un rapporto simbiotico, che risulta essere vantaggioso per entrambi. Infatti l’uomo mette a disposizione un habitat ricco di nutrienti, mentre il microbiota ricambia contribuendo al mantenimento della salute e del benessere dell’intero organismo

Che differenza c'è tra microbiota e microbioma?

Microbiota e microbioma, sono spesso due termini che vengono usati come sinonimi, ma non sono la stessa cosa. Il primo indica le popolazioni batteriche presenti in un organo o apparato, il secondo definisce l’informazione genetica contenuta in questi batteri che dà origine a milioni di proteine le quali interagiscono con l’organismo umano, svolgendo numerose funzioni metaboliche e protettive.

Quali sono le azione compiute dal microbiota?

Ecco le preziosi azioni compiute dal microbiota per il nostro organismo:

  • Intervengono nei processi digestivi.
  • Producono micronutrienti, come alcune vitamine.
  • Garantiscono  l'integrità della mucosa intestinale, 
  • Producono sostanze antibatteriche, come l'acido lattico e perossido d'idrogeno,
  • Proteggono da agenti patogeni,
  • Mantengono la salute genitale
  • Riducono l’infiammazione,
  • Potenziano il sistema immunitario,
  • Regolano il bilancio energetico,
  • Migliorano le funzionalità cerebrali. Producono la serotonina, molecola fondamentale per il benessere mentale.
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Bromatech Enterelle Plus Fermenti 24 Capsule. Per il riequilibrio della flora batterica.

Cos'è la disbiosi intestinale?

La composizione del microbiota non è tutta uguale ma varia da individuo a individuo, in una maniera dipendente da fattori ambientali (stress, inquinamento…), stile di vita (vita sedentaria, obesità,...), ma soprattutto dalle nostre abitudini alimentari. 

Una condizione in cui tale composizione viene alterata, viene definita disbiosi intestinale

La disbiosi intestinale è una situazione di squilibrio microbico causata da una crescita eccessiva di batteri “cattivi” all’interno dell’intestino, che ne provocano l’irritazione. L’irritazione causata dalla disbiosi, infatti, porta a disturbi digestivi, meteorismo, gonfiore addominale, diarrea oppure stipsi. 

L'importanza delle attività svolte dalla flora batterica spiega i disturbi che si verificano in caso di disbiosi, infatti l’Organizzazione mondiale della Sanità li definisce come “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, possono apportare beneficio alla salute dell’ospite”.

Quali sono i probiotici?

I probiotici più conosciuti sono i Lattobacilli e Bifidobatteri (fermenti lattici), ma esistono anche altre tipologie di batteri che risultano essere molto utili alle attività del nostro organismo, tra cui Saccharomyces, Streptococcus, Enterococcus, Escherichia e Bacillus

Ognuno di essi svolge ruoli diversi e sono coinvolti nella prevenzione o nel trattamento di diverse patologie o disturbi.

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Bromatech Bifiselle Fermenti Lattici 30 Bustine Stick pack. Utile per il riequilibrio della flora batterica intestinale.

Quali sono i vantaggi degli integratori per l'intestino?

Gli integratori a base di probiotici sono molto utili per migliorare le funzioni dell’intestino prevenendo o trattando problematiche a carico del tratto gastrointestinale, a partire dalla diarrea dovuta a infezioni batteriche (per esempio, la diarrea del viaggiatore) o a terapie antibiotiche.

Numerose evidenze hanno indicato che l’assunzione di microrganismi probiotici come Bacillus, Bifidobacterium, Lactobacillus, Lactococcus, Leuconostoc, Saccharomyces e Streptococcus, singolarmente o in combinazione, aiutano a prevenire e gestire la diarrea che subentra dopo qualche giorno di trattamento antibiotico. Altri probiotici si sono dimostrati efficaci anche nel prevenire la diarrea indotta da Clostridium, che generalmente risulta molto severa e difficile da risolvere.

Anche i disturbi intestinali dovuti allo stress possono trarre benefici dall’assunzione di integratori di probiotici, alcuni studi condotti in persone con sindrome dell’intestino irritabile (IBS) hanno evidenziato che il trattamento con probiotici nello specifico con  lattobacilli o multi-ceppo possono contribuire a migliorare la sintomatologia caratteristica.

l probiotici, inoltre, vengono usati con successo, in abbinamento alla terapia farmacologica, anche per facilitare l’eliminazione dell’Helicobacter pylori, batterio responsabile di molti casi di gastrite e ulcera dello stomaco.

I benefici dei probiotici sono stati riscontrati anche in adulti con intolleranza al lattosio, dove questi microrganismi contribuiscono a ridurre i sintomi indotti dalla fermentazione intestinale del lattosio non assorbito. Gli studi hanno indicato che lattobacilli, bifidobatteri o Streptococcus possono rendere più digeribili latte e derivati, probabilmente, grazie all’elevata attività dei loro enzimi nello scindere il lattosio presente nel colon.

Quando utilizzare i probiotici?

In caso di terapia antibiotica, sintomatologia disbiotica, intolleranze alimentari, allergie, infezioni del tratto gastroenterico e delle vie urogenitali  è necessario integrare la flora batterica con alimenti ed integratori ricchi di prebiotici e probiotici.

Terapia Antibiotica: E’ fondamentale iniziare il trattamento con probiotici contemporaneamente all’assunzione della terapia antibiotica, anche se il probiotico e l’antibiotico vanno presi in momenti della giornata diversi, infine continuare con i probiotici dopo il termine del ciclo antibiotico almeno per 10/15 giorni.

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Diarrea: Cominciare un trattamento probiotico alla prima manifestazione diarroica e continuare per tutta la durata delle scariche, generalmente almeno un paio di volte al giorno a stomaco vuoto. Inoltre sarà necessario assumere dei probiotici almeno per una durata di 10/15 giorni, per ripristinare la flora batterica alterata.

Disbiosi e sindrome del colon irritabile.: in caso di intestino irritato o disbiotico può essere utile un trattamento probiotico continuativo con cadenza periodica, oltreché inserire nella propria alimentazione degli alimenti ad attività prebiotica come: avena, asparagi, porri, aglio, cipolla, cicoria, carciofi topinambur, tarassaco, cibi fermentati come kefir e crauti, cacao, semi di lino ed alghe.

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Infezione delle vie Urinarie: comunemente colpiscono le basse vie urinarie, manifestandosi come cistite nelle donne o prostatite negli uomini. I sintomi più comuni sono urgenza e aumentata frequenza della minzione, bruciore e difficoltà nell'urinare. Nonostante l’efficacia la terapia antibiotica, che in alcuni casi diventa necessaria, spesso la cistite diventa recidivante e per evitare il reiterarsi degli episodi infettivi è buona norma adottare misure profilattiche. una sana flora batterica vaginale è fondamentale per prevenire le infezioni urinarie. Essa è ricca in lattobacilli i quali rendono l’ambiente vaginale meno favorevole alla proliferazione degli uropatogeni inibendone l’adesione e fungendo da barriera. In caso di alterazioni della popolazione batterica genitale, è importante integrare i lattobacilli per via orale o vaginale. I Lactobacillus rhamnosus ed i Lactobacillus reuteri sono i probiotici che si sono dimostrati più efficaci.

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Le infezioni vaginali: sono causate da microrganismi, solitamente le pazienti riferiscono sintomi come: secrezione, prurito, arrossamento, talvolta anche bruciore e crampi. Le infezioni vaginali possono essere causate da vaginosi batterica, vaginite da Trichomonas e da infezioni da lieviti (candidosi). Generalmente le infezioni sono causate dall’aumento del pH vaginale e questo rende l’ambiente sfavorevole ai lattobacilli protettivi, lasciando lo spazio alla proliferazione di batteri patogeni. In alcuni casi si rende necessario l’utilizzo di farmaci come antibiotici o antifungini, per la cura di questi disturbi, ma è necessario integrare la terapia con probiotici sia ad uso locale che orale; questo serve ad evitare le recidive ed a ripristinare l’equilibrio batterico vaginale. Tra i molteplici ceppi studiati in questo ambito, troviamo il lievito Saccharomyces boulardii e il ceppo batterico Lactobacillus acidophilus. La somministrazione di S. boulardii per via orale ha dimostrato di ostacolare la proliferazione della Candida albicans nelle forme di candidosi vaginale cronico-recidivante; mentre L. acidophilus fa parte della famiglia di batteri più espressi nella flora vaginale per questo sono i principali probiotici usati nel contesto di infezioni locali. Ciò lo si deve non solo alla loro abbondanza, ma anche alla loro capacità di metabolizzare il lattosio e altri zuccheri in acido lattico che consente di mantenere il pH vaginale intorno 4.5.

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11 agosto 2021

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